Due storie parallele, una di vita ed una di sport. Praticamente la normale vita degli italiani.
Elia è una ragazzo appena maggiorenne che ha un grande talento per il calcio, il suo piede non ha mai sbagliato i calci di rigore, ma ha il cervello di un dodicenne, causa di ciò è stato il trauma dell’abbandono del padre, che è ancora un ricordo fresco in lui.
Michele invece, altro protagonista, è un tipo che ha dovuto rinunciare al suo sogno calcistico per un incidente, però è riuscito a rimanere nel giro.
Michele ed Elia si incontrano, il sogno dell’uno diventa l’obbiettivo dell’altro, inizia tutta la loro storia da capo.
Non vedo l’ora di vederlo. La storia sembra forte, divertente e maliconica insieme. Il ragazzo ha grande espressività.