James Cameron: “non tutto il cinema in 3D è di qualità”

È stato un James Cameron a tutto spiano quello che ha parlato durante il 3D television sets. Il regista di Titanic ha parlato del 3D e del fatto che la nuova tecnica del tridimensionale deve essere necessariamente di qualità: “Bisogna fare attenzione a quello che proponiamo al pubblico. Se proponi un brutto 3D al cinema, la gente si sente confusa.

C’è 3D e 3D… Con Avatar abbiamo fatto una scelta precisa: tutto è stato pensato e girato in 3D e ci  vuole tempo… Non le 8 settimane che servono per convertire un film in post-produzione, come è avvenuto per Scontro tra Titani. Inoltre se si intende convertire vecchi film, credo che se ne debba occupare l’autore stesso del film originale. Se si dovesse convertire Terminator, dovrei essere io a farlo… Ad ogni modo credo che la conversione non renda mai giustizia a un film. Non sarebbe come aver girato in 3D. Sarebbe più un 2,8D Gli spettatori non conoscono la differenza e siamo noi a doverli istruire. Lo stesso dovranno fare le tv, decidendo di mandare in onda contenuti che non facciano sembrare brutti i contenuti 3D. I 3D TV sets che ho potuto vedere mi sembrano di buona qualità. La differenza la faranno i contenuti”.
Il regista ha evitato le domande riguardanti la notte degli Oscar (nel quale a stravincere è stata l’ex moglie Kathryn Bigelow) ma non si è tirato indietro quando l’argomento di conversazione è stato il suo Avatar: “Avatar è stato il culmine di un’onda. Io e molti altri registi abbiamo spinto questa tecnologia. Insieme a  Jeffrey Katzenberg, CEO DreamWorks Animation, abbiamo combattuto sei anni per far comprendere anche agli esercenti il potenziale del 3D, che infatti si è dimostrato un ottimo investimento. Avatar e Alice in Wonderland hanno aperto la strada”.