69ª Mostra del Cinema di Venezia, ieri il debutto col film di Mira Nair

E’ partita ieri la 69esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia: una 69esima edizione molto importante, che come ogni anno riesce a portare al Lido di Venezia le più importanti personalità del cinema mondiale. Attori, attrici, registi e sceneggiatori, sbarcheranno in questi giorni a Venezia, ma la madrina della cerimonia è la polacca Kasia Smutniak. La kermesse cinematografica è partita ieri e si svolgerà fino all’8 settembre, data in cui ci sarà la cerimonia di chiusura e la premiazione dei film più interessanti, premiazione curata dalla giuria guidata dal presidente Michael Mann, grande regista americano. Ad aprire la kermesse è stata la pellicola della regista indiana Mira Nair, che ha esordito a Venezia con “The Reclutant Fundamentalist“, un thriller politico con Kate Hudson. Un film davvero interessante, basato sulla storia d’amore fra l’americana Erica ed un giovane pakistano: una storia d’amore che ha come sfondo il triste attentato dell’11 settembre 2001. Per quanto riguarda la competizione e dunque la categoria Venezia 69, sono tre i film italiani in lizza per il Leone d’Oro: si tratta del film di Marco Bellocchio, “Bella addormentata“, del film di Daniele Ciprì “E’ stato il figlio” (in co-produzione con la Francia) e “Un giorno speciale” di Francesca Comencini. Ecco tutti i film in gara per la categoria Venezia 69:
– “The Master” di Paul Thomas Anderson;
– “Après mai” di Olivier Assayas;
– “At Any price” di Ramin Bahrani;
– “Bella Addormentata” di Marco Bellocchio;
– “La cinquième saison” di Peter Brosens;
– “Lemale et Ha’chalal” di Rama Burshtein;
– “È Stato il figlio” di Daniele Ciprì;
– “Un giorno speciale” di Cristina Comencini;
– “Passion” di Brian de Palma;
– “Siperstar” di Xavier Giannoli;
– “Pieta” di Ki-Duk Kim;
– “Outrage Beyond” di Takeshi Kitano;
– “Spring Breakers” di Harmony Korine;
– “To the Wonder” di Terrence Malick;
– “Sinapupunan” di Brillante Mendoza;
– “Linahas De Wellington” di Valeria Sarmiento;
– “Paradies: Glaube” di Ulrich Seidl;
– “Izmena” di Kirill Serebrennikov.